restauro campanile Candiana
Il Centro ricerche Toni Destro A.P.S. collabora con la Parrocchia di San Michele Arcangelo di Candiana per il restauro del campanile della chiesa, sita in Piazza Rubin De Cervin.
È possibile effetturare una donazione liberale avente ad oggetto “restauro campanile Candiana” (o similare) alle seguenti coordinate bancarie:
CENTRO RICERCHE TONI DESTRO A.P.S.
BCC Veneta, filiale di Selvazzano Dentro, Via Euganea 9,
IBAN nr. IT21H0872862890000000041609
Ogni donazione effettuata sarà devoluta interamente a sostegno del restauro del campanile del Duomo di San Michele Arcangelo di Candiana.
La donazione eseguita sia da persone fisiche che giuridiche usufruisce delle agevolazioni di cui all’art. 83 del D.Lgs. n. 117/2017 (Codice del Terzo settore) secondo le condizioni ivi riportate (detrazione e deduzione sui redditi).
Per maggiori informazioni contattare la Parrocchia di San Michele Arcangelo o il Centro ricerche (info@crtonidestro.it).
La chiesa e il monastero di San Michele Arcangelo, rappresentano un’opera architettonica di grandissimo valore storico ed artistico, è un bene culturale straordinario.
Il complesso religioso fondato nel 1097 da Cono conte di Calaone e consegnato ai monaci benedettini, nel 1462 fu trasferito ai Canonici Regolari di Sant’Agostino, i quali, affidarono a Lorenzo da Bologna i lavori di costruzione dell’attuale duomo (la chiesa fu consacrata nel 1502). Della chiesa primitiva rimangono tuttora alcune tracce. All’interno si possono ammirare capolavori come l’altare maggiore ligneo recentemente restaurato e le imponenti statue del Bonazza.
La torre campanaria, attigua all’edificio ecclesiastico, oltre a segnalare le funzioni religione, riassume in sé anche una valenza di “torre civica” e quale punto emergente del paesaggio costruito, in passato fungeva anche da osservatorio inserito nella rete di controllo del territorio circostante.
Nella visita pastorale compiuta nel 1489 dal vescovo di Padova Pietro Barozzi, committente dell’opera, si rilevò che il campanile costruito su terreno paludoso, cominciava a pendere verso settentrione ma non era in pericolo di crollo. Nella prima metà del secolo XVII° furono operati la ristrutturazione ed il completamento della facciata della chiesa “con la conseguente sopraelevazione della torre campanaria e l’incameramento in un rinnovato manufatto del campanile rinascimentale” (LUIGI MONTOBBIO, Il Duomo di S. Michele arcangelo di Candiana. Storie e arte” Ed. G. Deganello – Padova, 1997 p.6.).